Introduzione

Ciao, sono Lorenzo Ferrari ed eccomi qui con un nuovo corso, forse il più difficile da affrontare, ma anche il più richiesto da parte di tutti i miei allievi e da coloro che mi seguono da tanti anni.

 

Oggi parleremo di tecnica, ma ti prometto che non sarà come quei video che trovi in giro sul web e che hanno la presunzione di “insegnarti” l’unico metodo corretto per diventare un bravo batterista semplicemente facendotelo vedere!

 

Io ho intenzione di farti provare fisicamente ciò che, nel corso degli ultimi 20 anni di carriera, ho ideato per me stesso e ho messo in pratica giorno dopo giorno per migliorare la mia confidenza con il nostro compagno di viaggio: le nostre bacchette!

 

Sto parlando di un metodo che, però, più che un metodo è una routine, una serie di attività e di esercizi che ti porteranno, se li farai correttamente e mi seguirai alla lettera, al tuo prossimo step.

 

Non importa da quale livello tu stia partendo, se sei un principiante o un professionista: non c’è mai fine al miglioramento e ti garantisco che questo corso ti permetterà di scalare un nuovo gradino da batterista.

 

Alla fine di questo percorso, sarai consapevole di ciò che devi fare quotidianamente per migliorare, la nostra routine, e avrai conosciuto anche i tuoi limiti. E non c’è niente di meglio, nella formazione, che conoscere i propri limiti, perché il superamento degli stessi sarà il tuo prossimo obiettivo!

 

Io non vedo l’ora di cominciare ma, prima, dedicami ancora qualche minuto per illustrarti come ho pensato questo corso e, quindi, cosa andremo a fare nelle prossime ore o nei prossimi giorni.

 

Come dicevo all’inizio, la richiesta di un corso sulla tecnica delle mani, sulla routine che insegno, sull’approccio e sull’esecuzione è sempre stata altissima nei miei confronti ma ti posso confidare che ho sempre trovato qualche blocco che mi tratteneva e mi faceva posticipare questo importante progetto.

 

Non volevo di certo produrre qualcosa di già visto o di banale.

Avevo bisogno di darti valore, di farti sentire come se io fossi lì con te, come se ti guardassi le mani e ti correggessi in diretta.

 

Durante le lezioni con gli allievi o le chiacchierate con altri batteristi professionisti ho potuto conoscere tantissimi punti di vista e centinaia di problematiche diverse, che però sono riuscito a risolvere, una ad una.

 

La soluzione non è stata per tutti la stessa.

No, scusa. Fermati un secondo e pensa alle mie parole: la soluzione non è stata per tutti la stessa.

È allora com’è possibile creare un unico videocorso per tutti?

Com’è possibile scrivere un libro con “LA soluzione”?

 

Sai, molto spesso mi trovo con allievi (soprattutto quelli molto euforici che non sono in grado di dare il tempo alle cose, ma vogliono correre) che mi fanno decine di domande, una dietro l’altra, mi chiedono se è giusto o sbagliato il loro modo di suonare la cassa quando ancora stiamo parlando del paradiddle, ecc. ecc.

Calma, fermati. Non stiamo correndo.

E soprattutto non parlare mai più di cosa è giusto o sbagliato!

 

Chi ti dice che ti insegna la “giusta” tecnica, che va bene per tutti, universale, sta dicendo che esiste una tecnica completamente sbagliata da non utilizzare.

 

Beh, io penso che non ci sia frase di più negativa per demolire l’arte, perché in questo modo chiudi la tua mente ad altre possibilità e io non sarei qui in questo momento.

 

Io preferisco parlare di opzioni, di alternative, di soluzioni, di preferenze.

Ai miei allievi dico sempre che, da batteristi, è come se indossassimo uno zaino e in questo zaino ci possiamo mettere tutte le cose che impariamo.

 

Quindi, più cose avremo nello zaino, più possibilità avremo da scegliere. Potremo quindi estrarre dal nostro zainetto quella tecnica, quell’esercizio, quel fill, quel rudimento che ci serve proprio nell’istante in cui ne abbiamo bisogno.

 

C’è stato un periodo nella mia adolescenza che dal punto di vista batteristico è stato un vero disastro.

Dopo anni di studio e una buona dose di autostima, grazie al fatto di aver frequentato maestri importanti e una scuola di musica rinomata, è stato come se avessi ricevuto una sberla in faccia!

 

Allora, hai presente quando ti senti il numero uno in qualcosa e il giorno dopo ti trovi al cospetto del VERO numero uno in quella cosa?!?

 

Ecco, è proprio quello che mi è successo. Puoi immaginarti come mi sia sentito, un completo insignificante illuso.

Sono stato male, è ovvio, ma, col senno di poi, quell’esperienza è stata la mia fortuna più grande.

Perché è da quel momento che mi sono davvero messo sotto.

 

Da quel giorno (o meglio, da qualche giorno dopo, passato il trauma!) ho deciso che volevo diventare il batterista migliore di tutti.

Ho corretto la mia formazione, disegnando un nuovo percorso, che da quel momento doveva essere costellato da tantissimi, tantissimi input diversi.

 

Non volevo più un solo insegnante, una sola scuola, un solo metodo, una sola direzione.
Volevo essere contaminato da quanti più professionisti possibile, avevo capito di aver bisogno di più punti di vista, di tante esperienze, perché avevo bisogno di crearmi un mio metodo, che purtroppo ancora non esisteva.

 

Da quel momento le cose sono cambiate, la mia persona è migliorata, la mia musica e le mie performance da batterista hanno raggiunto risultati che non mi sarei mai aspettato…

 

Fai attenzione, non ti sto ancora parlando di attività e di cosa ho fatto. Ti sto dicendo che ho cambiato il mio mindset, mi sono dato degli obiettivi che probabilmente prima ritenevo irraggiungibili.

 

Il primo passo per raggiungere importanti traguardi, soprattutto nella musica, ma anche nella vita, stia proprio nella nostra mente.

Prima ti dai degli obiettivi e prima li raggiungerai. È una cosa naturale, non ti accorgerai più neanche di quanto tempo stai studiando perché quello che raggiungerai vale tutto il tempo del mondo.

 

Torniamo a noi e alle tecniche per migliorare le nostre mani.

Non esistono metodi completamente sbagliati di suonare.

Uno dei miei insegnanti di quando ero piccolo aveva un’impugnatura che, se ci penso adesso, mamma mia: orrenda! …e me l’ha insegnata! Perché lui aveva trovato dei benefici in quell’impugnatura.


Beh, aveva ragione!

Quel suo modo di tenere le bacchette era perfetto per quando mi trovavo a suonare ad alto volume su un timpano con la pelle molto molle. Peccato che ho dovuto capire da solo qual era il momento in cui utilizzarlo perché, per lui, quello era “L’UNICO” modo corretto.

 

Ecco perché dico che non è corretto parlare di modi giusti o sbagliati, ma è giusto parlare di opzioni e possibilità.

 

Apri la tua mente, e cerca di vederla in questo modo anche se non ne sei abituato. Ti posso garantire, per esperienza, che ne trarrai straordinari benefici sullo strumento, sulla tua batteria.

 

Chiaramente parleremo dei metodi più comuni e ti insegnerò ad utilizzarli, proprio perché, per te, diventeranno delle POSSIBILITÀ e imparerai a conoscerne i singoli benefici.

Ognuno di noi preferirà un metodo, una tecnica, ma dobbiamo sapere che quello non è il metodo: è UN metodo.

 

Io non ho un metodo universale o un’impostazione che puoi trovare sui libri.
Il mio metodo è un ibrido composto e generato dalla mia storia, dagli insegnamenti ricevuti, dalle ore passate in sala prove per trovare modi sempre nuovi per migliorarmi.

 

Nel nostro zaino immaginario, grazie a questo corso, metteremo velocità, potenza, pulizia, sensibilità, dinamica, controllo.

E i rudimenti, i fondamentali, i cosiddetti “rudiments”.

 

Non c’è niente di più fondamentale dei fondamentali, dei rudiments (se li hanno chiamati così ci sarà un motivo, no?).

Si dice che ci siano due tipi di batteristi:

  • quelli che suonano i rudiments e li conoscono
  • e quegli altri che suonano i rudiments e non li conoscono!

 

Tutto quello che già suoni sullo strumento, sulla tua batteria, è un insieme di rudimenti.

Migliora i fondamentali e migliorerai il tuo drumming, prenderai una coscienza nuova, diversa, migliore sullo strumento.

 

Ricordati che noi non studieremo i fondamentali come se fossero degli stupidi esercizi obbligatori da fare come compiti a casa.

Per noi i rudiments faranno parte delle opzioni, delle possibilità che ricorderemo quando, suonando sul set (quindi sulla batteria), ne avremo bisogno.

 

Ti garantisco che ho fatto del mio meglio per rendere questi esercizi divertenti e non noiosi (che è stato il mio problema più grande quando, da piccolo, mi sono approcciato per la prima volta al pad e ai fondamentali). Io volevo suonare la batteria e questi mi mettevano davanti a un pezzo di plastica e legno!

 

Avevano ragione loro, ma non mi hanno mai spiegato il perché e, soprattutto, rendevano le mie lezioni di tecnica una noia mortale!

Sono giunto alla conclusione che non esistono esercizi noiosi, ma esistono INSEGNANTI noiosi!

 

Con i miei allievi passiamo ore a fare esercizi e ti garantisco che ci divertiamo un sacco, fino a farli diventare SEMPLICI.

Faremo la stessa cosa durante le ore che passeremo insieme qui.

 

Come devi affrontare questo corso.

Hai intenzione di stare lì a guardare? Beh, NO, ti sbagli.

Questo non è un programma tv o una serie Netflix, non sono qui a farti vedere quanto io sia bravo o veloce. Tu ed io siamo qui per te, per la tua carriera, per lavorare.

 

Prepara pad, bacchette, cuffie e uno specchio!

Sì, hai capito bene, uno specchio. Noi batteristi siamo fortunati, perché possiamo utilizzare gli occhi per aiutarci a correggerci e migliorarci.

Lo specchio ti permetterà di farti vedere da un’altra angolazione le tue mani, e ti garantisco che è l’unico modo per autocorreggersi.

 

Ultima cosa prima di partire e metterci al lavoro.

Noi faremo cose semplici, ma a un altissimo livello!

Utilizzeremo tempi e velocità diverse, partendo dal basso. Ma se troverai delle velocità che non ti permettono di suonare in modo confortevole e comodamente, FERMATI!

 

Questa non è una gara e non si tratta di vincere qualcosa e soprattutto: NON stiamo cercando di suonare più velocemente possibile!

 

 

Alla fine del nostro percorso avrai il TUO metodo, avrai il TUO zaino pieno di opzioni per la tua musica e avrai la routine che fa per te per poter diventare il batterista che, finalmente, stai sognando di essere.

 

Mettiamoci al lavoro!

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